martedì 8 novembre 2011

WHAT IS LIFE? parte 2

...segue da http://vitainevoluzione.blogspot.com/

...in quale modo l'universo e la realtà che ci circonda potrebbero apparire all'improvviso dal vuoto immane & immanente che circonda la probabilità di esistenza delle cose le quali a loro volta nella fisica del nulla e nel vuoto stesso autogenerativo  ritornano? e quando? sempre che esista realmente una freccia del tempo, o che, invece, tutte le cose possibili non appaiano continuamente in tutti gli stati possibili in differenti dimensioni olografiche vibrando in una specie di eternità permanente...chissà chi lo sa, in realtà, e in ogni caso secondo un'ottica ed una scienza umana... ma potrebbe, in sè trattarsi di un insieme immane di fenomeni ancora inimmaginabili, per noi, o che abbiano significati lontani dalla nostra logica, o che non abbiano significati di alcun genere, esistono e scompaiono, e si trasformano, e basta, in un ciclo senza origine e senza fine dell'energia che si trasforma incessantemente, ad un piccolo segmento di spaziotempo dei quali noi assegnamo un'origine, una fine, e anche dei fini, sempre e comunque derivati dalla conoscenza, dalle aspettative e dalla volontà pratica di un essere vivente a matrice chimica al carbonio, evoluto dai primi archeorganismi che riuscirono ad abitare uno sperduto pianeta remoto e ostile, in un universo altrettanto ostile e indifferente, popolato di ammassi di galassie che fuggono a velocità incredibile, cullato dalla materia oscura, messo in moto dall'energia oscura, nel quale universo, tuttavia, ogni cosa è collegata all'altra, ed ogni evento influenza tutti gli altri eventi dai quali è a sua volta influenzato...
a proposito, ...interessante un documentario di Stephen Hawking che ho recentemente visto in tv, dove il noto fisico inglese ipotizzava che l'universo si fosse autogenerato da sè,  caricando, nelle nostre menti, il concetto di Energia negativa. Proprio come scavando una buca nell'energia, dove le badilate di terra, estratta dall'energia positiva, sono la materia che forma l'universo,  mentre la buca che rimane di fronte alla costruzione è l'energia negativa..., la quale, adesso, dove è? semplicemente sparsa all'interno dell'universo dove casualmente ed evolutivamente esistiamo anche noi... semplicissimo concetto, duro da digerire ed assimilare. Qui mi fermo, e prendiamoci tutto il tempo necessario per comprenderlo, e farlo nostro, senza fretta, e senza ansia... in piena tranquillità universale... (però, l'universo, tanto tranquillo non è, vero?)  ...ecco, ma, pensando all'infinito... l'unico concetto di una certa grandezza che mi viene in mente al riguardo è pensare che... se NON si esiste, si è infiniti... mentre, se si esiste, si è necessariamente finiti...e questo vale per tutte le cose, compreso l'infinito stesso...  ossia: se l'infinito NON esistesse, sarebbe infinito... ma, poichè esiste... tanto infinito non è... (chiaro il concetto?)




...vuoto assoluto? fisica del nulla priva di spazio e di tempo, capace di generare qualunque cosa in grado di apparire, inizia ed evolve dall'orizzonte degli eventi della materia oscura ancora sconosciuta e invisibile che in chissà quale modo interagisce con il nostro universo in continua evoluzione, anch'esso nato, evoluto, destinato a sua volta a finire ... mentre il corpo proteico-genetico usa & getta della biologia nata per caso, solitaria in uno spazio sconfinato e deserto, ianbitabile per essa, prova a sopravvivere in un universo ostile... probabilmente un multiuniverso, simile ad una spugna gigantesca i cui filamenti sono ammassi di galassie, a loro volta popolati da milioni e anche miliardi di stelle, con qualche rara oasi di vita, qui e là... e tutto dipendente dalle immani forze energetiche in gioco, e dal caso... già, il caso... la stessa casualità che ha fatto in modo che la terra si trovasse nel posto alla giusta distanza dal sole... nè troppo vicina, che andrebbe in ebollizione, nè troppo lontana, che congelerebbe... e poi con il sole stella della grandezza adatta... non troppo grande, che collasserebbe in fretta... la terra con una sorella gemella con la quale si scontrò, aumentando la propria massa fino alla dimensione adatta... e dotandosi  così di una luna, rimasta in orbita come relitto dopo lo scontro cosmico, che ritma le maree e le stagioni... e poi il caso che giove sia enormemente grande rispetto alla terra e funga così da attrattore per i molti asteroidi che altrimenti colpirebbero il nostro pianeta rendendolo presto inabitabile... e poi ancora una serie immane di coincidenze e di casualità che, se non fosse perchè il caso esiste nella sua inconoscibilità e imprevedibilità, ma nella sua azione continua e incessante, sembrerebbero costruite ad arte da un sistema di ingegneria talmente complesso da diventare, ad un certo ordine di grandezza,  inimmaginabile per la mente umana, che è ancora circa quella degli  ominidi cacciatori e raccoglitori che dovevano essere vigili per non essere aggrediti dai predatori, e che non fu evoluta dalla biologia terrestre per capire l'infinito...

...a proposito di vuoto, per caso ho incontrato ai primi giorni di novembre 2011, ad una mostra (Gli Anni Folli, la Parigi di Picasso, Modigliani e Dalì, 1918-1933) presso il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, questo "Eco del Vuoto", 1935, 73x92, Gala-Salvador Dalì Foundation, di Salvador Dalì... uno sguardo all'opera, e la sua evoluzione a dimensione cosmica cominciò quasi all'istante...


tanto per intenderci al volo sul significato del vuoto, ora piuttosto ridondante di altre realtà che interagiscono con esso, e che da esso si autogenerano spontaneamente organizzando una parte dell'energia caotica, e transitando dal non essere all'essere, dal buio alla luce, dall'immobilità al movimento e all'evoluzione di ogni possibile realtà....  Questa sua topologia iperbolica superevoluta proietta l'opera di Dalì in una nuova, differente, dimensione... pur trattenendo nel suo insieme più complesso la semplicità imponente del messaggio primario: l'uomo solo di fronte ad una natura in realtà ignota, minacciosa e terribile non solo per il corpo, ma anche per la psiche, che sono una sola cosa. Così almeno lo intendo io adesso che questo collage si è autointitolato "Tu Scendi dalle Stelle". Inflazione gravitazionale energetica dal "nulla", materia oscura ed energia oscura all'opera, superdistribuzione di idrogeno, precipitrazione gravitazionale delle masse, gravità e magnetismo... Origine ed evoluzione cosmica della vita dalle stelle, sopravvivenza del gene primordiale in un ambiente ostile cui lentamente si adatta mentre lo muta biologicamente prima, scientificamente e tecnicamente poi. Le scale mobili rappresentano sistemi spaziotemporali di collegamento tra differenti realtà e diverse specie di universi. Già, scale che scendono, scale che salgono... ma tra un numero infinito di dimension i e realtà tanto che non si capisce quale sia la vera direzione spaziotemporale, se ci sia un prima o un poi... se in alcuni casi lo spaziotempo non scorra al contrario, o sia immobile, o in uno stato inteterminato e indeterminabile... Essere o non essere? esistere nella indeterminazione dei due stati? e se ce ne fossero altri? forza... un piccolo sforzo mentale... ma attenti al passare oltre... che spesso non si riesce poi più a tornare indietro. Certi processi universali, per quanto ne sappiamo oggi, sono irreversibili... ma non è detto... Presto i robots intelligenti lavoreranno al posto nostro, così avremo molto più tempo x evolvere, a meno che non lo passiamo sotto il dominio elettronico-mentale di matrigna tv. (a proposito, perchè molti intellettuali che detestano la tv fanno poi di tutto per andarci, farsi intervistare a gò-gò e mostrare così al mondo quanto sono belli, buoni, bravi & soprattutto intelligenti?) In una grotta sospesa, come è sospeso nell'universo il nostro pianeta Terra qualcuno sta facendo esperimenti... (M.Tobler, Il Laboratorio Ortopedico, 1932) ...ora sono genetici, sono di intelligenza artificiale, sono Cyborgs e Androidi, e c'è anche il concetto spaziale di Lucio Fontana che offre il volto ad uno strano manichino..., e poi technics, beauty, fashion (Margareth Madè) a governare il mondo... assieme all'american way of life & Co., che sta diventando sempre più ambìto e condiviso da (quasi) tutti i popoli della Terra... ma attenti all'inquinamento che aumenterà in modo esponenziale, se non si troverà un sistema a basso impatto ambientale per cercare di accontentare e soddisfare i bisogni di un miglior livello di vita di molti miliardi di uomini... (un tantino troppi da mantenere se vogliamo continuare sulla vecchia strada...ma non preoccupatevi troppo... se il sistema economico è abbastanza intelligente da capire che si guadagnano più soldi disinquinando e producendo ad impatto zero, che non distruggendo il mondo, saremo salvi, e banche e industria saranno ancora più felici di come lo sono oggi, con i forzieri ancora più pieni). Il resto di questo poster è troppo complesso per continuare una spiegazione che diventerebbe eccessiva e noiosa... ( poi io stesso dopo che ho scritto qualcosa non ho mai tempo e soprattutto voglia di rileggere...)   buonanotte!

... a proposito: pensierino della sera... con quale tipo di cervello e bagaglio di conoscenza osserviamo la realtà variabile e ancora molto sconosciuta della natura, così come cerchiamo di interpretare le informazioni del mondo e ci facciamo una qualche idea di esso? in base alla quantità e qualità di informazioni che riceviamo da esso,  secondo le direttrici del libero pensiero come si è autosviluppato in occidente, e, infine, ma sarebbe meglio dire dall'inizio, con l'esperienza diretta delle cose, che è la migliore maestra di vita. A proposito di Maestri, si affaccia al multiuniverso composito e casuale della mia memoria qualcuno che usava ripetere: ...NON SEGUIRE ME, SEGUI TE... mentre, nella nostra società evoluta autoconvinta di avere raggiunto chissà quali vette di filosofico sapere, magari complicando astrusamente realtà elementari ed ovvie, incontriamo quasi sempre intellettuali che sembrano perseguire il solo scopo ideologico di diffondere il più possibile ed imporre con accorto gioco di squadra e di "cartello culturale autoreferenziale" il proprio pensiero come fosse una verità assoluta e indiscutibile. Essi, in definitiva, chiedono a voi di pensare e "ragionare" secondo il LORO modo di pensare a senso unico (raramente alternato) e NON in base al vostro LIBERO CONVINCIMENTO.  Questo modo di pensare quasi parassitario  di altrui menti su altre opportunamente fertilizzate essi amplificano nel mondo e propinano come LIBERO PENSIERO, ed hanno molti strumenti sottili & indiretti e anche assai grossolani e diretti perchè vi autoconvinciate che la loro è la UNICA VERITA', e quando voi pensate con la loro mente credendo che sia la vostra mente, siete nell'unico e giusto modo di pensare.  Ripeto, ancora una volta, e spesso lo ricorderò: prova del 9? prendete nota di tutte le volte che questi maestri e professori tuttologi, eccelsi nella critica permanente degli altri,  fanno AUTOCRITICA... (praticamente mai!) Fermiamoci qui, che è meglio.  ...NON SEGUIRE ME... SEGUI TE... segui TE...  ciao ciao...  (Francesco Martin in beata vacanza a casa, sognando il Brasile dove non andrà mai, (mai-dire-mai) ...agosto 2011! ...oggi, nell'estate 2014 ci rimetto mano, dopo aver abbandonato questo blog scritto al volo per tre anni, e mi sembrano passati tre mesi... il tempo vola proprio, però... ma allora il tempo esiste? ...quello della nostra biologia al carbonio debole e fallace e con il corpo usa e getta, sicuramente sì...))  ...pensavo anche un'altra cosa, riflettendo un momento sulla mia vita e sulle esperienze che ho fatto, quello che ho voluto, ho realizzato, oppure no, sulla sfortuna e la fortuna, sulle opportunità che la vita offre o meno, ecc., : tutto quello che una persona ha raggiunto, conquistato, oppure ha perduto e non ha avuto mai, dipende per il 90% dalla persona, e solo per il 10% dalle influenze esterne, anche se, a prima vista, può sembrare il contrario. Uno è scusato solo se nasce inchiodato su un letto senza potersi muovere e magari in più ha anche il cervello in tilt. Altrimenti, a ben guardare, e anche se si nasce nella più sfigata delle situazioni, e si possiede un minimo di intelligenza pratica, si possono fare moltissime cose, e raggiungere tanti obiettivi, con tenacia, con pazienza e perseveranza, essendo elastici, capaci di adattamento ed in grado di influenzare gli eventi, magari partendo da piccole cose, ed in seguito aumentando la portata dell'azione. Si potrebbe scrivere un'enciclopedia sull'argomento. Se guardo a me stesso, non posso dire di non avere avuto opportunità nella vita... magari posso dire di essermene sempre fregato abbastanza, di aver giocato, anche in modo pesante e complesso e difficile con le cose che erano in realtà facilissime e semplicissime... di imboccare piste tortuose e impegnative e pericolose mentre avrei potuto correre a razzo su un'autostrada e raggiungere la meta subito... facendolo solo per gioco, o per test, per esperimento... divertendomi persino ad essere perdente anzichè vincente... snobbando l'isola del tesoro per la navigazione incerta su una zattera di fortuna... dicendo no quando avrei dovuto dire sì, e viceversa... scegliendo di stare alla base della piramide sociale quando avrei potuto stare sulla cima... permettendomi persino di guadagnare poco quando avrei potuto guadagnare molto, e di fare anche mestieri non molto piacevoli al posto di altri che sarebbero stati estremamente vantaggiosi sotto tutti i punti di vista. Qui mi fermo per ribadire il concetto: quello che una persona ha conseguito, oppure no, nel corso della vita, dipende soprattutto da lui... non date colpe ad altri... non accusate la vita, che sarà anche dura e cattiva, ma che è un sistema aperto e indifferente al bene e al male... non date colpe alla società, la quale sarà certamente mafiosetta... ma che è comunque un sistema aperto, anche se sembra chiuso e con i giochi già fatti in partenza. Guardate quello che veramente volete dalla vita, e perseguitelo in ogni modo possibile, se veramente vi interessa, oppure, se non vi interessa, lasciate perdere, e siate indifferenti, che è anche quello un modo di vivere , ed andate a dormire, egualmente tranquilli, pensando che tutto passa e se ne va, questo stesso intero universo di passaggio e transizione compreso. Buonanotte 



...oggi, e così siamo già nel 2014, cominciamo la giornata su questo sperduto pianeta spesso ostile e del quale non c'è mai da fidarsi,  con questo poster (nr. 5703/2014, 50x70 cm. pastello a cera su carta). Si tratta dell'evoluzione postmoderna di un noto e misterioso quadro di Jan Vermeer (1632-1675), "La Ragazza con l'Orecchino di Perla", del 1666 che fu anche il titolo di un romanzo del 1999 (notare la coincidenza del 1999 e del 1666 che paiono lo stesso numero rovesciato) di Tracy Chevalier , e di un film del 2003 di Peter Webber, interpretato, tra gli altri, da Scarlett Johansson... i personaggi paiono uscire per autovaporizzazione quantistica da un buco nero cosmico... ed ognuno vede l'altro uscire e apparire da un buco nero, ma senza rendersi conto di essere a sua volta all'interno di un buco nero, al cui ingresso la forza di gravità è enorme e dal quale portale nulla potrebbe teoricamente fuoriuscire all'esterno... già, meglio dire "quasi" nulla... Intanto, volando di palo in frasca, ripensavo all'oscurità e alla luce che esistono insieme nel multiuniverso infinito... certo una delle principali caratteristiche evolutive della biologia come la conosciamo sulla terra fu la capacità dei primi organismi viventi di distinguere la luce dall'oscurità... di sviluppare sensi e apparati visivi sempre più evoluti capaci di distinguere forme di realtà visibile... fino a giungere, come nel nostro caso, a costruire possibili modelli del modo di esistere e di evolvere della realtà così come ci appare sotto la cascata di luce incessante della nostra stella che chiamiamo sole. In un certo senso, osserviamo la realtà circa come guardiamo un film al cinema o in tv, con la differenza che di quella realtà anche noi facciamo parte, ed essa interagisce con noi e noi con essa per tutta la durata della vita. Guardiamo l'universo, ed esso appare anche come un film olografico, a collegamento di superstringhe... già, particelle così piccole che la nostra mente non riesce nemmeno ad immaginarle... ma che si possono allungare come raggi di una specie di luce autonoma capaci di proiettare magari quello che succede qui fino ai confini dell'infinito, per cercare di esprimere il concetto, assai complesso, nel modo più semplice possibile... Ai confini dell'infinito la realtà di qui autoproiettata dalle supercorde probabilmente si rivede... forse in un differente spaziotempo... ora stop, che altrimenti mi complico troppo la mente e poi faccio fatica ad addormentarmi stanotte. Ora vado a qualche happy hour, buona serata.



Arthur Eddington (1882-1944), e la freccia del tempo... ecco, si prospettava anche, appunto, che il tempo non esistesse... tuttavia la freccia del tempo esiste, eccome... scoperta dall'osservazione casuale delle galassie che si allontanano le une dalle altre nel moto di espansione cosmica, il quale, rivoltato all'indietro, ci fa intuire che, all'inizio di questo spaziotempo tutto l'universo che vediamo e a malapena immaginiamo doveva essere compresso in un punto piccolissimo...  (e che, magari, proveniva dal collasso di un universo precedente, o da chissà che cosa d'altro, magari per noi umani inimmaginabile... infatti, non dimentichiamo che la realtà dell'universo sconosciuto che cerchiamo di comprendere è compresa e spiegata solo da un cervello umano, poco più evoluto di quello di una scimmia).




...what is life? anche mantenimento della stabilità genetica in simbiosi con la variabilità genetica e riproduzione del sistema teoricamente all'infinito... da Pablo Picasso "Mother and Child" con Victoriano Gonzales style Arlequin... e nasce pure un figlio con le sembianze di Albert Einstein già da appena nato... miracoli della nuova genetica... e poi evolve subito dopo, ancora... (la vita è giocare con tutte le forze fondamentali della natura nell'universo binario che fa big bang, big o little crunch, o chissà cosa altro... o anche niente... nulla di nulla, ed ho anche l'impressione istintiva, non provata da formule & Co., che non sia nemmeno binario... e che non sia proprio come pensiamo noi...)
...a proposito... questa sera di fine estate 2014, mentre passeggiavo di notte nel mio giardino in Veneto,  guardando la parte di cielo osservabile da qui, pensavo che, in definitiva, magari la vita è solo un epifenomeno di un immane reazione chimico-fisica universale. Vita che appare come prodotto di reazione intermedia quando si verifichino determinate circostanze casuali, nel luogo e nel momento adatto... eccola qui. Nulla di miracoloso, ma di semplicemente naturale. Miracoloso sembra a noi solo per la nostra visione ristretta della realtà, un poco come fossimo una tribù selvaggia e solitaria sperduta nella foresta e fossimo convinti di essere solo noi gli unici esseri umani viventi, mentre, in molte altre locations non poi così lontane dalla foresta, esistono altri miliardi di esseri umani, collocati nello stesso mondo, ma in realtà, usi, costumi e culture molto diverse tra loro. A proposito di foresta... che visione del mondo potrebbe avere una pianta rispetto a noi? in quale sorta di universo immaginerebbe di esistere? ...dico proprio visione, in quanto la cellula vegetale è la prima struttura vivente dalla quale discendono evolutivamente tutte le altre. Cellula in comunicazione con il sole, con l'acqua, con l'aria... cellula che ha rivoluzionato l'ambiente di questo pianeta ostile rendendolo vivibile per tutte le altre specie viventi, che senza la presenza delle piante non potrebbero sopravvivere... ecco perchè parlavo di visione che le piante potrebbero avere, in quanto hanno intuito in qualche modo la presenza della luce proveniente dal sole... e vivono in una realtà per noi inconoscibile, così come esse non conoscono la nostra realtà, così come noi potremmo non comprendere altri livelli di realtà esistenti nell'infinito, dove potrebbe esistere chissà che cosa ancora, per noi irraggiungibile, come per noi è incomprensibile la realtà in cui vivono le piante, per le piante è incomprensibile la realtà in cui viviamo noi, eppure viviamo a due passi gli uni dagli altri, e siamo anche intimamente ed evolutivamente collegati gli uni agli altri...


...esiste da qualche una lega globale di tutti quelli ched hanno la passione di mostrare la lingua ? (a partire dai giocatori di rugby della Nuova Zelanda e il loro formidabile haka?).  ...e Spiderman? ...ai posteri l'ardua sentenza... sperando che un giorno anche i posteri non si estinguano, così niente più sentenze, venendo a mancare la vita senziente... (scenario possibilissimo)!  ma Albert a che cosa fa la linguaccia, in verità? ...al conformismo, soprattutto, che è negli usi, nelle abitudini, nei tarocchi mentali, nelle ideologie e anche nella cultura... e, persino, nella scienza... in quanto conformarsi a realtà ed idee precostituite dagli altri, rinunciando alla fatica di pensare con la propria testa, è comodo e pratico... quando anche, in non rari casi, pressochè obbligatorio in circa tutte le società umane, costruite dall'evoluzione biologica da capibranchi che guidano il gregge, e sudditi passivi che ne accettano i comandi e gli ordini, diretti e indiretti, e si autocondizionano fino al punto di non avere nemmeno bisogno della presenza del capobranco per sottomettersi... lo fanno anche da soli.  (...pensavo, oggi, casualmente e al volo, riguardo alla genetica, al transgenico & Co.: madre natura è la prima ad essere transgenica, e molto altro ancora... usando qualunque sistema possibile ed immaginabile, e anche inimmaginabile, per restare in vita su questo sperduto ed ostile pianeta, ed essendo anche indifferente al successo evolutivo di una o dell'altra specie, o di nessuna... la natura parte con una singola cellula in grado di sopravvivere e riprodursi, e sovverte essa stessa l'equilibrio chimico fisico precedente del pianeta, inadatto alla vita, rendendolo adatto alla vita. Poi il processo è lungo, semplice ed estremamente complesso, prevede successi biologici di massa ed estinzioni di massa... fa trionfare per milioni di anni certe specie a danno di altre, e viceversa, lasciando allo stesso tempo gli organismi liberi di organizzarsi e modificarsi in qualunque modo pur di continuare ad esistere. Per capirci meglio e senza dilungarci troppo: se fosse in pericolo la sopravvivenza della vita stessa sul pianeta, alla vita andrebbe benissimo anche un'evoluzione tecnico-scientifica, ideata dall'uomo, essere con biologia al carbonio, che prevedesse la transizione ad un nuovo tipo di biologia, magari basata sul silicio, e l'autogenerazione di nuove specie viventi che in questo caso sarebbero aliene (secondo il nostro piccolo provinciale punto di vista) rispetto alla specie precedenti al carbonio, ma capaci di sopravvivere e riprodursi anche in un mondo diventato invivibile per la biologia al carbonio. Sopravvivere e riprodursi nel tempo, questo è il target... tutto il resto non conta, anche se a noi apparentemente sembra importantissimo).  (...aggiungo: se osserviamo con uno sguardo immediato e condensato la storia della vita e la sua evoluzione naturale su questo pianeta, la natura stessa ha generato mostri (secondo il nostro punto di vista, e non il loro, naturalmente), in quanto si generano da soli, e appaiono, e scompaiono esattamente come tutte le altre specie viventi, le quali esistono per un tempo più o meno lungo e poi si estinguono per lasciare il posto ad altre specie nuove, le quali, ogni volta, cambieranno l'aspetto, e anche l'assetto, del mondo. La natura non ha in sè il concetto di bello, di brutto, di buono o di cattivo, ma solo la forza cieca che riesce in qualsiasi modo a mantenere in vita un essere vivente qualunque sulla terra per il tempo più lungo possibile. A madre natura non interessa se il mondo è popolato di einsteins o di dinosauri, di batteri o di cavalli... interessa solo che tutto quello che riesce ad esistere e sopravvivere sopravviva, qualunque cosa sia ed a qualunque costo la sopravvivenza avvenga.)


 

...un altro strano ibrido di struttura... El Greco e la Lattaia di Bordeaux... a ricordarci che tutto quello che esiste è chimica, la quale evolve, per ora, da inorganica ad organica, naturale, ma anche quella "artificiale" creata dal progresso delle scienze umane... il mondo è stracolmo di nuovi prodotti industriali che interfacciano una chimica "non naturale", ma pur sempre chimica,  con la vecchia e collaudata chimica della natura. Siamo in una fase di passaggio verso un nuovo mondo, e la transizione non sarà semplice. L'industria ha necessità continua di produrre, e gli uomini di consumare sempre più, in un ciclo di retroazione sempre più immane che si autoalimenterà fino ad una molto probabile catastrofe ecologica, se non si corre ai ripari e non si sostituirà l'ormai obsoleta economia al petrolio, onerosa e inquinante con una economia nuova all'idrogeno, per esempio, e comunque il più possibile all'impatto naturale zero, anche considerando che i consumatori ogggi sono miliardi, nel pianeta globalizzato, mentre fino ad un secolo fa erano qualche centinaio di milioni.  Sono convinto che, senza arrestare il progresso scientifico e industriale, si tratti, a prima vista per risolvere il problema impatto ambientale, di produrre nuove specie di oggetti dotati di una chimica che possa convivere con quella ambientale, e di consumare in modo diverso... e poi... largo anche alle nanotecnologie... con quelle nuove tecniche, unite all'intelligenza artificiale e alla robotica,  l'umanità si sta già incamminando nella direzione di una super-specie... (almeno rispetto all'uomo della caverne, che, nel tempo universale è a meno di un secondo di distanza spaziotemporale da noi...) . Notavo, gettando uno sguardo verso il cielo: potremmo immaginare la galassia Via Lattea come una specie di incubatrice cosmica della vita? ... certo che sì... e chissà quante altre ce ne sono, in giro per l'universo... anche se la serie di eventi casuali che diede origine alla vita su questo pianeta non è facile che si riproduca in chissà quale grande numero nel pure sterminato universo dove viviamo, appunto, per effetto principale del caso.

...una nuova ibridazione atrt-genetica? Benozzo Gozzoli (1421-1497) e Sofonisba Anguissola (1535-1625)... troverete ogni dato possibile sui due nello stream del web... quindi concludo subito osservando magari un solo particolare del poster (solito formato standard 50x75) cm. Come si può conquistare una bella dama? Non è solo questione di fashion-quark apparentemente superficiale... ma si tratta, osservando il fatto con la lente della biologia, di sopravvivenza della specie politipica homo sapiens su questo sperduto pianeta a confrontarsi con una natura ostile e un universo indifferente... e di autoselezione del relativamente più adatto... Molti biologi, per esempio, hanno osservato già da tempo che le donne belle godono anche in media cdi buona salute... e trasmettono di conseguenza un buon patrimonio genetico alla discendenza... oggi sono anche in genere piuttosto intelligenti (con buona pace di tutte coloro che in passato cercavano di riscattare le qualità fisiche carenti con lo sviluppo dell'intelligenza e l'applicazione allo studio. Oggi si incontrano molte donne che sono belle, intelligenti e sveglie, fino a 20-30-40 anni fa più rare: meglio così.)  Stop qui, che è già più che sufficiente alla costruzione di un'enciclopedia polemica (c'è gente che ci vive traendone ottimi utili e buone posizioni mediatiche e sociali). E per quanto riguarda il cosiddetto sesso forte? Ho la vaga impressione che si stia velocemente indebolendo... What is Life? è anche riuscire a scegliere la stella adatta nella macchina cosmica... qualcuno ci riesce per capacità, qualcun altro per semplice fortuna, aka serie giusta di circostanze favorevoli... poi teniamo sempre presente che nulla è garantito per quanto riguarda il futuro, e non è detto che le giuste selezioni di oggi non diventino assolutamente inadatte alla sopravvivenza della specie domani... i fattori che concorrono alla sopravvivenza riproduttiva di un individuo, in uno spaziotempo sempre mutante sono moltissimi, e spesso imprevedibili... (a proposito... la vita ha  scelto il sole come stella adatta? e questo pianeta che fu rivoluzionato dalla presenza e l'evoluzione della scommessa sul futuro chiamata vita al carbonio... e poi? una scommessa sul passato? xchè no?...)
Girolamo Francesco Maria Mazzola, aka Parmigianino (1503-1540)... dal suo noto "Autoritratto allo specchio convesso", 1523-24, alla sua superevoluzione nell'anno 2010... come è diventato adesso quello specchio? e il Parmigianino forever young? e... what is life? ...anche un taxi... e poi, in uno specchio convesso, divenuto piano, il gatto di Schrodinger evolve in un pipistrello cosmico? appunto, anche per dimostrare quello che potrebbe essere e divenire nell'universo, giocando con l'evoluzione naturale... e anche con quella artificiale....

...adesso un autoritratto moderno di Raffaello Sanzio assieme ad una freschissima Monna Lisa di Leonardo da Vinci... What is Life? la risposta, in questo particolare caso, è data da una mia carissima amica americana, che lavora nel campo del Fashion in ternazionale... Louisa Catherine & Bagaceous Fashion New York London Milano,  http://www.bagaceous.com/  ...così questo poster è anche assai interattivo... e alla domanda cui Louisa risponde con molta saggezza seguiranno tra l'anno 2010 e il 2011 altri poster similari, e anche qualche t-shirt assai esclusiva, direi in unico esemplare nel mondo... e collocato, in base alla mia personale libera ottica riguardo alla realtà,  al di là del mercato, sia locale che globale, e di tutte le sue regole (troppo spesso sregolate...); What is Life? anche un'emozione qualunque... la vita è un attimo fuggevole, come tutti sanno e tutti dimenticano... e allora? cogliere l'attimo? sì, prima che sia l'attimo a cogliere noi...

...infatti... chi governa il mondo? una possibile risposta in questo poster-collage, che è in realtà un giornale condensato in una sola pagina... così non si fa troppo sforzo a leggerlo... e poi le immagini fanno galoppare la fantasia... si può governare il mondo con una sola parola? ...qualcuno ci riesce... (mentre io in verità desidero governare nessuno e non essere governato da alcuno...);



...ogni tanto la revisione di un film: "Il Signore degli Anelli", in questo caso. Personalmente non l'ho mai visto. Ora è lui che vede noi attraverso una specie di grande fratello glocale... telefonini, foto-videocamere, sorveglianza, interviste, talk-shows tv, ecc, ecc,... una enorme rete nella quale siamo tutti collegati. Utilissima, certo, per comunicare... ma anche per "essere comunicati"... chiaro il concetto? Senza dilungarci oltre, che i miei dieci minuti di scrittura al volo giornaliera al computer stanno per scadere, ricordo solo che fino solo a pochi anni fa i telefoni cellulari erano semplici telefoni portatili, in media costosi, funzionanti a batteria e senza filo, ed era quello già un progresso enorme rispetto a quelli fissi. Oggi, nell'anno di grazia 2011, con un centinaio di euro si possono acquistare cellulari che incorporano una fotocamera, una videocamera, un collegamento internet wi-fi, più un'infinità di altri accessori. (nel belpaese, però, "nonostante la crisi" mi pare abbiano venduto una ventina di milioni di i-phone apple a prezzo 500-800 euro, LOL) Mi domando cosa saranno in grado di fare questi "telefoni" tra altri dieci anni... anche questa è EVOLUZIONE, applicata agli oggetti tecnologici che tendono all'intelligenza artificiale, inventata e promossa dall'uomo nel volgere una manciata di anni di progresso scientifico. Per raggiungere casualmente a forza di autoselezioni, estinzioni, ibridazioni, ecc, un risultato del genere madre natura avrebbe forse impiegato qualche miliardo di anni, magari senza nemmeno riuscire a produrre un telefono semplice... (anche se in natura gli animali comunicano attraverso suoni e segnali visivi, ecc.) ecco compreso anche il concetto delle evoluzioni parallele che seguono binari diversissimi tra loro: evoluzione naturale e superevoluzione artificiale (pur sempre prodotta da una parte dell'evoluzione naturale, almeno finchè l'uomo, come oggi ancora accade, dovrà sottostare alla fragile biologia al carbonio e all'imperativo categorico dell' "use & destroy soma", quello che prevede per i vertebrati l'obbligo della morte accanto alla riproduzione sessuale, così, tanto per dare un poco di variabilità alla specie (se ben ricordo). Appunto... oggi è ancora così... ma domani????   byebye

...già, cosa è la vita?  questo è un autoscatto del luglio 2011 dalla mia piccola collezione di orchidee... da un fusto ormai rinsecchito di Dendrobium sp., e che stavo per gettare nel riciclo bio-logico, ecco un giorno apparire un piccolo punto molto denso di colore verde scuro... quasi invisibile ad occhio nudo, dapprima... e poi, nel volgere di pochi giorni... ecco una nuova orchidea affacciarsi al nuovo mondo, già completa di fusto, foglie, apparato radicale e tutti gli attributi di una pianta adulta, ma in miniatura, per adesso. Una scommessa sul futuro?  chissà se ce la farà... (io la aiuterò, certamente) ... il vivente nasce, in questo caso, sul già morto con un ultimo sforzo di "volontà vitale passiva" che diventa iperattiva, fa qualunque cosa per riuscire a sopravvivere, e compie quasi un miracolo. Naturalmente il tutto ha una spiegazione scientifica, ed ha molto a che vedere con la immensa capacità autogenerativa delle piante. Come nel caso della riproduzione vegetativa (per talea), proviamo ad immaginare se fossimo già praticamente defunti e da una parte del nostro corpo si autogenerasse un individuo in miniatura esattamente uguale a noi... un clone vegetativo... direi... a noi umani un fatto del genere, normale per molte piante, pare incredibile e quasi "contro natura" solo in quanto siamo abituati ad un genere di cultura che ci impone molti paraocchi e che, per i più svariati motivi ideologici e/o di interesse del potere di turno, ci ostacola, quando non ci vieta, nell' osservare la realtà della natura con la dovuta e doverosa MENTE LIBERA.  Stop qui. Pensiamo solo che, se le piante non avessero "pieni poteri", e nessun controllo burocratico/legale degli uni individui sugli altri, a permettere o vietare di fare questo o quell'altro, la vita su questo pianate sarebbe già estinta da molti miliardi (non dico milioni) di anni...
  


...a proposito... una storia concentrata dell'evoulzione naturale sul piccolo sperduto pianeta Terra? eccola qui, già targata 2012, anche se siamo ancora nel 2011.  JAMES DARWIN ... (non si chiamava Charles? certo, questo è un lontano pronipote, fotografato mentre cammina dallo spaziotempo presente a quello futuro, nel multiuniverso, tenendo sempre in mente l'intera ontogenesi e filogenesi & Co. dell'evoluzione del passato... vero che ha anche qualcosa di James Dean? ...infatti è anche imparentato con il protagonosta della Valle dell'Eden... e la madre? Audrey Hepburn? no, è sua sorella... la madre è Madre Natura... spesso non troppo buona & amichevole con i suoi tantissimi figli, i quali, spesso si illudono del contrario...) C'è anche la funzione d'onda universale, sulla quale ogni tanto faccio surf quantistico, e le materie oscure (infatti non credo ne esista solo una...) e le supercorde... tanto per fare T.O.E., theory of everything... on the road! con Erasmo da Rotterdam? 1523, made in Hans Holbein il giovane & la Contessa del Carpio, Marchesa de la Solana di Francisco Goya, 1794... e Tiziano a Milano!  magari a passeggio anzichè con un cane, con la pecora Dolly al guinzaglio... bye, a domani

 ...superevoluzone, adesso, da Annibale Carracci, un gentiluomo a Rosalba Carriera... versione postmoderna...  What is Life? risponde ancora una volta la Louisa... (http://www.bagaceous.com/)



...adesso un superquiz art-genetico: ...se Pablo Picasso sia figlio di Gauguin & Goya... potrebbe in qualche modo esistere questa possibilità?  chissà, forse, in futuro con i progressi dell'ingegneria genetica che ci permette di agire in proprio sulla nostra biologia, anzichè essere sempre sottomessi alle casualità ed ai capricci di mamma natura... e poi, please, una risposta alla mia domanda casuale:  SE IL GENE E' EGOISTA, COME E' L'AMBIENTE?  (risposta elementare, o no?) Con l'abitudine ormai ad osservare qualunque cosa con un'ottica locale e universale e rappresentando tutto il bene e il male del mondo negli eventi che danno qualche significato possibile ad una realtà altrimenti ignota e ostile, penso che l'umanità, nata per caso e necessità dall'evoluzione naturale di una natura indifferente e tiranna, abbia come unica via presente e futura da percorrere un'autostrada cosmica superevolutiva tecnica capace di passare il proprio dna con la propria cultura a macchine senzienti di durata autoevolutiva illimitata, per liberarci dalla morsa di un'antica biologia al carbonio fallace e fragile, incerta, caduca. Avatars universali, per capirci, con tendenza all'onniscenza e all'intervento sulla modifica del destino non ancora scritto del cosmo in cui viviamo. Nulla di cui scandalizzarci: lo stiamo già facendo, anche se in modo ancora primitivo, con la natura presente su questo pianeta, dal giorno in cui abbiamo rifiutato la nostra natura primitiva con la cultura e la tecnologia... e questa terra e noi stessi, siamo diventati qualcosa di molto diverso dalle origini dettate dall'apparizione della vita primordiale...  o no?

...indispensabile la presenza ancora una volta di Erasmo da Rotterdam e il suo Elogio della Follìa... per vivere bene, anche a mio modesto parere, bisogna essere un poco folli. Se osservassimo con scientifica attenzione il funzionamento autotrofo & eterotrofo iperpredatorio di mamma natura, saremmo obbligati a descriverla come un gigantesco tubo digerente, che genera ogni vivente per sottoporlo ad un numero impressionante di prove ambientali sempre pericolose per la sopravvivenza, per offrirgli una vita fragile, labile, incerta, facendolo soggiacere a malattia e morte, infine in ogni caso sacrificandolo sulla propria mensa alla quale nessuno sfugge. Questo ad essere ottimisti, che può anche accadere di peggio, specialmente ad alcune persone che paiono a volte veramente essere prese di mira da una cattiva sorte accanita contro di loro, e vivere una intera vita di dolore permanente. Quindi, a ben guardare, bisognerebbe proprio essere pazzi a desiderare di vivere in un mondo del genere, magari trascorrendo la vita in povertà, privazioni, sofferenza, tirannide, come accadde a miliardi di esseri umani succedutisi nella storia dell'umanità del passato (non pochi ancora in questo presente).  Meno male che la società della scienza e del progresso globale cerca in ogni modo di mettere argine alla strapotenza naturale cercando di salvaguardare l'umanità in ogni modo possibile, dalla scoperta della medicina, alle tecnologie, alla robotica, alle migliorate condizioni di vita, al benessere per un numero enorme di persone, oggi, e speriamo che il trend possa durare  anche domani, magari con un illuminato governo globale del pianeta terra. Non date troppa retta ai catastrofisti, e nemmeno a quelli che dicono che il mondo muore di fame e malattie. Guardate le statistiche del benessere di adesso rispetto a quelle di cento anni fa. I progressi sono stati immensi, e, anche se la fame nel mondo non è ancora debellata completamente, tuttavia miliardi di uomini sono saliti enormemente di livello economico, sociale, culturale. A proposito: guardate solamente come è progredita la Cina in un paio di decenni... diciamo che colpa dell'impoverimento generale di intere nazioni è anche la sottomissione prima passivo-entusiastica, poi costretta dalla forza militare, ad un certo tipo di ideologia, che prometteva progresso e libertà, mentre ha nei fatti prodotto regresso e miseria e dittatura, ideologia ormai sopravvissuta solo in qualche "intellettuale" sacca di resistenza annidata nelle società del liberismo e del benessere (mentre non la trovate nelle società tiranniche dove il DISSENSO E' PROIBITO & SEVERAMENTE PUNITO) e alla quale spesso si ispirano, guarda caso, proprio molti di quelli che affermano che il mondo è un morto di fame, magari commentando l'ipotesi  durante una luculliana cena in un buon ristorante alla moda, prima di andare a protestare nella piazza "democratica" del libero Occidente... (acc, dovevo descrivere brevemente il poster, ma ho ancora una volta divagato...sarà x un'altra volta!)

...ora guardiamo rapidamente altrove, alla sopravvivenza del singolo in un universo e in un mondo ostile e anche in una società spesso non amichevole, e che mette tutti quanti in competizione e tende a relegare ai margini "chi non ce la fa", pur offrendogli assistenza sociale. Occhio, che la stessa cosa fa anche il cartello del mondo sapienziale culturale, in Italia coincidente anche con il "quinto potere" dei media, anche se x fortuna ormai  in fase di decadenza, che tende ad emerginare chi non si schiera con esso e non lo appoggia nella politica, negli usi, costumi e linguaggio conformista deciso dai padroni del pensiero, e per quel motivo diventa "culturalmente perdente", mentre potrebbe essere un vincente e un vero oensatore LIBERO. Dante insegna, ma non solo lui... ci sarebbe a lungo da discutere sul concetto di "competizione", sia in biologia, che nella sociologia umana... certo la tv fa da buona e cattiva maestra, e la scuola fa quello che può, oltre a quell'altro che non può... quello che si impara in modo certo e assoluto, e rapido, deriva dall'esperienza diretta delle cose del mondo. Sorry per tutti i "politically correct", che vorrebbero un mondo a loro immagine e somiglianza, anche se non si capisce bene, oltre gli slogans fine a se stessi, che genere di mondo... Il mondo si autocompone in un sistema smisurato di fenomeni chimico-fisico-biologici e autocrea una realtà ipercomplessa che ad ogni attimo sfida la sorte, cercando di sopravvivere mentre si autodistugge e autodivora. Mamma natura può perettersi anche il lusso delle estinzioni di massa, giungendo a perdere persino l'intero sistema dei viventi, con l'esclusione di virus e batteri, resistentissimi e pronti a dare nuovamente origine al ciclo della vita "superiore" complessa, anche se il processo richiedesse ancora miliardi di anni... il tempo non manca... oppure sì? cosa farà il sole? potrebbe accadere d'improvviso un evento cosmico imprevedibile che cancellerebbe tutto? ... fermiamoci qui. Diventeremo tutti come il Principe di Machiavelli? ...chissà... le premesse ci sono tutte, ma non è detto. Albert Einstein ragionava in modo machiavellico oppure lasciava galoppare la fantasia libera nell'infinito? o tutte e due? più ancora altri?  boh, godiamoci intanto la Showgirl, l'elemento femminile della specie homo sapiens del presente e dell'immediato futuro... (ma che cosa vorrà dire???)  ciao, x oggi basta così.
...

su quest'altro poster, nulla da aggiungere oltre alla nuova definizione di "What is Life?" dettata interattivamente dalla Louisa...  http://www.bagaceous.com/


...ancora un'altra!!!  brava Lou! luv

...ora il Conte Olivares, superevoluto da Diego Velàzquez, in compagnia della Flora di Rembrandt... allegoria! a ricordarci che Flora è la vera padrona di questo mondo... non esisterebbe questa specie di vita se non ci fossero le piante... la cellula vegetale ha colonizzato il mondo e l'ha reso abitabile... e respirabile... dalla cellula vegetale primordiale sono evolute le piante che hanno trasformato la terra in un gigantesco giardino intricato come una giungla impenetrabile, dopo aver abitato per miliardi di an ni il mare, in superficie e nelle profondità fin dove arriva la luce del sole... dalle piante è derivata l'intera successiva evoluzione naturale, quella animale compresa... altro che imparentati con le scimmie, haha... molto prima siamo parenti delle piante... e un pochino ancora oggi funzioniamo un poco come loro... ( a proposito, anche le piante sono in competizione, spesso si predano e uccidono a vicenda, ed ognuna cerca di colonizzare lo spazio disponibile e catturare le risorse trofiche e occupare il proprio balcone al sole espandendosi al massimo a spese degli altri esseri vegetali... vi ricorda qualcosa???)  bye

...Perseo & Andromeda...  ora un altro poster che ricapitola ontogenesi e filogenesi della vita come espressa nell'evoluzione naturale incessante di tutto quello che riesce a sopravvivere & riprodursi nel tempo, sempre passando senza sosta sotto le forche caudine della spietata selezione naturale... avanti tutta, finchè il sistema della biologia al carbonio avrà durata, e auguri ai sopravvissuti, amen per tutti gli altri. Ricordo ancora una volta che è una nostra illusoria impressione l'osservare l'evoluzione come un processo ascendente che parte da una base e procede in verticale verso una ipotetica vetta con organismi sempre "migliori" e "superiori" che si sviluppano da quelli "inferiori". In realtà è una specie di caos auto-ordinato di tutte le specie viventi che convivono in una locale & globale simbiosi, predandosi l'un l'altro e cibandosi l'uno dell'altro. Il quadro dell'evoluzione somiglia più ad una specie di albero orizzontale molto ramificato, e spesso le specie che nel loro momento di grazia sembrano essere le "padrone assolute & invincibili" del sistema, domani facilmente scompaiono estinguendosi, e lasciando posto ad altre nuove, o vecchie, specie. Se ben ricordo da quel poco che ho studiato di biologia almeno venticinque anni fa, e poi non mi sono più aggiornato in materia. SHURDLU? ...ancora una volta, e teoria del tutto, e relatività generale, speciale e meccanica quantistica a gògò... tuttavia, è il fashionquark a governare il mondo, a mio modesto parere personale. ...dal 1972? ...forse...


...già, bella domanda, questa...: come mai se l'evoluzione naturale seleziona i più (relativamente) forti, dopo miliardi di anni di questa attività costruttivo-distruttiva, gli organismi continuano ad essere così fragili e caduchi?  Oltre ogni possibile risposta di natura scientifica, personalmente non trovo una risposta che mi convinca... così continuo, ogni tanto, a pensarci inutilmente sopra, mentre, nel frattempo, scienza e tecnologia stanno cercando di risolvere in pratica il problema contrapponendosi alle dure leggi della natura, e provando a rendere l'uomo meno vulnerabile, per adesso... poi, in futuro, quando arriverà la robotica intelligente... ne vedremo delle belle!  (dalla Conversazione di Matisse, alla sua amplificazione in "conversazione con tutte le forze della natura"... ma la natura, ascolta? boh! non credo)

...e adesso? ancora una volta: what is life? e una possibile risposta che mi è casualmenta venuta in mente come una nuvola quantistica che si forma, si sviluppa, e passa via veloce: la vita è (anche) il significato umano che noi diamo alla biologia della vita... come dire che la "vita", in realtà è (anche) qualcosa d'altro... un fenomeno universale biochimico autoevoluto in una infinità di forme transitorie che passano via proprio come le nuvole quantistiche, e che cambiano forma, sono sempre diverse, ma sono sempre "nuvole"... già, ma che cosa è una nuvola? e perchè e percome esiste, ecc, ecc, ci addentriamo nel campo speculativo della filosofia senza fine, che procede anch'essa per serie di "illuminazioni", trovandosi tuttavia, infine, sempre davanti ai soliti interrogativi fondamentali... ci serve una nuova mente? credo di sì, la nostra attuale, x quanto evoluta, è ancora troppo umanoide... vero? (acc., sono già troppo stanco, e  non ho adesso il tempo, nè la voglia,  di descrivere brevemente il poster... a domani!)


Antonia de Zarate di Francisco de Goya postmoderna? pronti! con look Monna Lisa... in compagnia di Chaim Soutine di Modigliani... un bel salto generazionale spaziotemporale, no? come vorrei dilungarmi a descrivere questo poster... ma, al solito, non ho tempo... cosa è la vita? dal cristallo aperiodico al magazzino genetico... al gene egoista che cerca il proprio immediato vantaggio, con il fine della sopravvivenza in un ambiente ostile (destino impositivo-costrittivo di ogni essere vivente) e della propria riproduzione nel tempo che fugge... (questo è un fine automatico per l'intero mondo vivente vegetale ed animale, con la sola esclusione di alcuni tra gli appartenenti alla specie Homo sapiens... in questo caso, infatti, sta a noi decidere se riprodurci o meno, facendo bene le nostre valutazioni se sia più conveniente affacciarsi alla plaza de toros insanguinata dell'esistere cadùco ed effimero, oppure se sia forse meglio di no...

...e chiederlo a Bia de'Medici? l'abbiamo già  velocemente descritta nella parte 1 del blog, ma la richiamiamo ancora, come a volte faccio anche con altri specimen, scelti casualmente...(Bianca de'Medici, 1537-1542, rieditata da Agnolo Bronzino) Bia morì a soli cinque anni. Anche questa è l'imprevedibilità dell'esistenza, unita al suo sopravvivere sempre incerto sull'attimo fuggente che spesso la mette in difficoltà e la travolge anche se apparentemente sembra essere più forte e duratura dell'universo dal cui profondo seno (e coseno) si è in qualche modo autogenerata. Questo x effetto del caso... lo stesso caso imprevedibile e capriccioso, spesso crudele,  che la necessità della scienza, della tecnica e della medicina umana stanno iniziando finalmente a controllare. Dai tempi dei cavernicoli contrastando le forze avverse della natura fino ai nostri tempi attuali, dove si è giunti anche alla clonazione vegetale e animale, e all'ingegneria genetica che potrebbe anche arrivare, in un futuro non lontano, non solo a rallentare, ma forse anche a sconfiggere la morte... Dubbi? fatevi una domanda semplicissima: vi piacerebbe nascere e vivere su questo sperduto pianeta per soli cinque anni? personalmente a me non ne basterebbero cinquanta, e nemmeno cinquecento, solo per iniziare a capire qualcosa della realtà che mi circonda, e a patto, naturalmente, di godere di ottima salute e di un buon livello di benessere... qui mi fermo: ne vedremo delle belle? ...personalmente spero di sì, e presto... molto presto...


...nel frattempo, ecco una nuova apparizione direttamente dalla fisica del nulla all'orizzonte degli eventi di questo mondo in fase di transizione e/o evoluzione dall'uno all'altro stato cosmico. Infatti anche i pianeti, come gli esseri che raramente li abitano, hanno un'origine, un'evoluzione, una fine... Per esempio: chi è la vera madre di Albert Einstein? quella biologica, certamente, ma ne esiste un'altra, anzi, molto più di una... a voi la scelta evolutiva... mentre Albert si automoltiplica nella specie homo sapiens in maniera agenetica, oltre il breve spaziotempo che ha vissuto, attraverso le sue idee semplici e rivoluzionarie (destinate ad essere comunque prima o poi nuovamente rivoluzionate), ecco apparire Scarlett Johansson... potrebbe essere lei la madre naturale di un nuovo Albert dei nostri giorni? perchè no? ha tutti gli attributi del caso per poterlo essere, ma serve comunque un intervento causale di un altro "Caso", che agisce senza alcuna necessità di agire e magari con una semplicissima o complicatissima reazione a catena fa apparire un nuovo Einstein sulla faccia del mondo, ad offrre una visione alterrnativa, come sempre dapprima osservata con scetticismo, quando non derisa dai soliti sclerotici "padroni del pensiero", poi osannata e megafonata in ogni angolo del pianeta, meglio se dopo il passaggio a miglior vita dello scopritore rivoluzionario. Non è poi nemmeno detto che questo Albert faccia per forza chissà quali scoperte incredibili per la nostra conoscenza glocale universale, oppure potrebbe anche comprendere oltre l'umano comprensibile, e tenerselo per sè, tacere, dedicarsi ad un'attività diversa da quella del fisico, e decidere che forse è meglio per tutti che l'umanità non sappia certe altre cose, rispetto a quelle che già conosce e più o meno opportunamente "esercita"... byebye

dalla notissima Infanta Margarita di Diego Velàzquez a questa sua vicina-lontana discendente nel tempo... la storia della vita sulla terra derivata tutta intera da una cellula madre capace di autogererarsi, e di evolvere... cellule totipotenti in grado di trasformarsi in qualunque sorta di organismo vivente capace di influenzare l'amnbiente dal quale è a sua volta influenzato, e in lotta permanente simbiotica con la selezione naturale che permette vita e riproduzione agli organismi più adatti, a volte i meglio adattati, ma altre volte no... a volte un organismo disadattato all'ambiente, ma resistente il tempo necessario a riprodursi in grande quantità e a sopravvivere in un sistema dove la sua sopravvivenza non era prima possibile, potrebbe essere in grado di interferire con la selezione naturale e in un certo senso piegarla alla propria volontà... La vita colonizza non solo ambienti adatti alla vita, ma, a volte, anche locations inadatte alla vita...: la storia del nostro stesso pianeta ne è un esempio, e  qui mi fermo... avrei dovuto trattare l'evoluzione socio-culturale del fashionquark del concetto di bellezza umana, con certi canoni fisici e mentali desiderabili e sempre più diffusi in quantità e qualità nel mondo globale, anche attraverso la condivisione "plastica" pressochè ovunque della bambola Barbie, ma me ne manca il tempo... forse, un'altra volta, o anche no.

...perchè Scarlett Johansson? ...in quanto, a prima vista, mi ricorda un simbolo biologico di giovinezza, forza e salute. E' un poco di tempo che il computer principale con il quale ogni tanto lavoro, non mi pare essere in ottima forma: è diventato lento nell'accensione e nello spegnimento, a volte non carica qualche programma, ogni tanto si blocca e devo spegnerlo e riaccenderlo... scarica lentamente le pagine internet e, quando mi collego ad un sito musicale, non riproduce perfettamente i suoni. Ho provato a testarlo con l'antivirus, ma l'esito è stato negativo. Sarà qualche sconosciuto malware, o si tratterà di semplice vecchiaia: anche i computers, a lungo andare, si ammalano di ateriosclerosi. Dovrei riformattarlo e ricaricare windows xp nuovamente, e allora tornerebbe come nuovo, ma non ho nè voglia nè tempo di perdere mezza giornata. Allora cosa ho fatto? un semplice e veloce ripristino del sistema. Ho cercato di ricordare quanto tempo fa il computer funzionava bene... un paio di mesi... quindi, con i tools dello stesso win xp, ho ripristinato il sistema ad un giorno qualsiasi di due mesi fa, e, nel giro di circa 20 minuti, il computer è tornato a funzionare bene. Ho immediatamente pensato che sarebbe un fatto meraviglioso se riuscissimo a fare la stessa cosa con il nostro organismo biologico, quando invecchia o si ammala per qualunque causa. Esempio: quando mi ricordo di un periodo in cui mi sentivo benissimo e pieno di forza ed energia? ...quando avevo 30 anni. Quindi affidarci ad una supertecnologica apparecchiatura bioelettronica che riprogrammi le nostre cellule in modo che funzionino esattamente come quando avevamo 30, o 20 anni... ed eccoci ritornati come nuovi... sarà un giorno possibile? io credo di sì, se non ostacoliamo la libera ricerca scientifica e tecnologica. La biologia è estremamente plastica.  Credo che anche Scarlett, a 50 anni sarebbe sicuramente contenta che le sue cellule tornassero alla freschezza di quando ne aveva 25. Staremo a vedere.  Nel poster compare anche Oriana Fallaci... e Lapo Elkann... e un cane lupo che somiglia a Rin Tin Tin... chissà come mai... chissà chi lo sa...

...Sofonisba Anguissola ( 1535-1625) ...e la vita che evolve dai sistemi biologici al carbonio verso nuovi ed imprevedibili sistemi non biologici... attraverso la robotica e l'elettronica e l'informatica insieme, per esempio...
...già, Rosalba Carriera /1673-1757), pittrice veneziana d.o.c. e l'equazione di Heinz von Foerster , e la complessità delle cose, l'imprevedibilità dei sistemi, la stocastica che pare regnare, insieme al principio di indeterminazione, sull'universo macroscopico, e anche microscopico, nel quale siamo apparsi per casuale e causale evoluzione... e tutti a farsi domande sulla natura della vita... ritorniamo ancora una volta a "What is Life?" di Erwin Schrodinger... a proposito: riusciremmo mai ad immaginare l'evoluzione naturale nella sua interezza? ...e se l'evoluzione naturale, nel suo cambiare le cose del mondo, e dell'universo, cambiasse anch'essa postura?  e perchè postura? uno sguardo all'universo popolato di un numero enorme di galassie e ammassi di galassie e di stelle che fuggono via dall'inizio del big bang. Galassie e buchi neri con i quali le galassie medesime interagiscono... buchi neri che divorano le galassie medesime probabilmente trasportando la loro energia verso sconosciuti universi paralleli e dimensioni ignote... Fenomeni immani davanti ai quali l'umanità intera ha, nella dimensione universale, la grandezza di un elettrone... e la Terra, il pianete vivente? a volte ho l'impressione che la terra sia una specie di neurone di una mente universale enorme, un neurone che crea tutte le storie possibili, biologiche e non biologiche che si autorappresentano come insiemi di sogni e di pensieri  dall'apparenza reale di una parte microscopica dell'infinito che in qualche modo comunica con il resto di questa mente universale a forma di nube di ammassi di galassie e buchi neri - parte visibile - in relazione con le altre parti invisibili del sistema immenso. E' chiaro che, come un neurone non è in grado di comprendere il cervello che invece attraverso miliardi di neuroni funziona e diventa cosciente, può essere che il mondo vivente, allo stesso modo, riesca attraverso noi umani a comprendere una parte di se stesso ma sia incapace di accedere alla mente universale nel suo insieme... beh, per questa sera mi fermo qui. 


...ce la farà la vita, come la conosciamo sulla terra,  a riuscire a sopravvivere al crash cosmico che prima o poi farà collidere la nostra galassia con quella di Andromeda? ...ma prima, ancora, alla fine del sole, che cancellerà l'intero sistema solare facendolo evaporare nel nulla? ...è solo questione di tempo... e poi, alla fine, tutte le specie viventi, in un modo o nell'altro, per l'una o l'altra causa, si estinguono, anche se sono specie apparentemente biologicamente perfette e integrate al massimo con il resto della natura. Alla fine vengono spazzate via esattamente come quelle che si spazzano via per propria causa ed effetto, come faremo noi continuando su questa strada dissennata di distruzione globale, quando basterebbe semplicemente mettere in piedi un'economia alternativa ad impatto zero, che è fattibile e possibile, e potrebbe anche renderci più ricchi e felici. Questo insegna la storia dell'evoluzione naturale su questo pianeta, che certamente non è l'unico abitato nell'universo, data la quantità di pianeti teoricamente adatti alla vita esistenti nell'universo. A proposito... anche l'universo come lo conosciamo adesso si estinguerà in futuro... assumerà nuove forme... gli ammassi di galassie si scontreranno tra loro... una quantità enorme di stelle e pianeti saranno distrutti, e alla natura non importa la costruzione che a noi appare paziente di miliardi di anni... tutto sparito in un minuto... un crash cosmico e via... X farla breve, e X quel poco che ne so, tra 4 miliardi di anni circa (che sembrano tanti, ma il tempo vola) la "nostra" galassia via lattea si fonderà con la galassia di andromeda, formando una supergalassia di aspetto completamente diverso dalle due attuali. Nel frattempo, le altre galassie presenti nell'universo si allontaneranno le une dalle altre, per effetto del big bang, ad una velocità circa prossima a quella della luce, scomparendo letteralmente dall'orizzonte. Noi saremo già estinti, nel frattempo, a meno che lo sviluppo supertecnologico non riesca a provocare la nostra speciazione verso nuove e più robuste forme di vita in grado di sganciarsi dall'obbligo di permanenza nel sistema solare e riuscissero a costruirsi nicchie abitabili ovunque nel cosmo. Tuttavia, se nuove forme di vita apparissero in seguito sulla nuova supergalassia, ed evolvessero verso l'intelligenza cercando di comprendere e spiegare il mondo e l'universo in cui vivono, al massimo potrebbero conoscere la ex galassia via lattea ed ex andromeda, dando ad essa un nome... ma si farebbero un'idea dell'universo completamente diversa rispetto a quella che ci facciamo noi, oggi, di esso, luminosissimo e straboccante di ammassi di galassie. Vedrebbero solo la loro galassia e, intorno, un universo completamente buio e vuoto, e non riuscirebbero mai a sapere che c'è una quantità immensa di galassie finite chissà dove, ma che, da qualche parte, esistono, eccome, semplicemente in quanto, data la distanza, non riuscirebbero a vederle con nessun mezzo scientifico disponibile, per quanto evoluto fosse. Potrebbero sapere come era l'universo in precedenza solo se trovassero da qualche parte traccia delle nostre esplorazioni attuali, e se fossero, però, in grado di decifrarle e capirle. E qui mi fermo, che quando penso a questi concetti, finisco quasi per uscire dalla dimensione umana, e forse, un giorno, ci uscirò veramente, e non tornerò più indietro.  Nel frattempo avrei dovuto fare una breve descrizione di questo poster complesso... Krell & Ensor... ma il vero target è la materia oscura, e il fashionquark... (peccato, non riesco a scrivere per più di dieci minuti al giorno... ci ripenserò sopra la prossima volta, forse)





intervalliamomun momento? ...oggi , 17 gennaio 2014, nascita di Guppy (Lebistes reticulatus) nel mio acquario. Sono circa una decina da una delle femmine, mentre altre 4 sono pronte per i futuri parti nei prossimi giorni. Qui si possono vedere isolati nella nursery, in quanto, se venissero lasciati liberi nell'acquario verrebbero cacciati e divorati dai genitori. Così pensavo: altro che massimizzazione genetica della fitness riproduttiva! Questi neonati vengono divorati dalle loro stesse madri. Così è madre natura, cannibale... a meno che anche quel comportamento non faccia parte della selezione naturale... in quanto notavo che alcuni avannotti liberi in acquario sono velocissimi, tanto che non riesco a prenderli con il retino, mentre altri, più lenti, vengono mangiati al volo. Può quindi essere che anche questa strage degli innocenti sia in realtà fatta per il bene stesso della specie, che autoseleziona già alla nascita i fenotipi più reattivi rispetto a quelli più tonti o distratti. Poi i divorati potrebbero anche maledire il venerdì 17 in cui sono nati... ma in realtà la causa della loro cattiva sorte sono stati essi stessi. amen
















...WORK IN PROGRESS....CONTINUA...